Margini di crescita per la maturità digitale italiana

L’ultimo rapporto I-Com ha messo in luce come sia necessario un intervento organico e forte per lo sviluppo di competenze digitali, per far sì che le strategie di digital transformation abbiano successo. Nel nostro Paese, l’alfabetizzazione digitale è ancora a livelli bassi, così come la propensione di cittadini e imprese all’accesso ai servizi digitali.

 

Ai primi posti nell’I-Com Broadband Index (relazione tra maturità dell’offerta e della domanda digitale) troviamo Danimarca, Svezia e Finlandia, all’ultimo posto Slovacchia e Romania.

L’Italia si trova al ventunesimo posto, a breve distanza dalla Danimarca per quanto riguarda l’offerta, mentre per quanto riguarda la domanda si trova molto più vicina alla Romania.

La maturità digitale italiana si trova in una situazione di stallo, ma ci sono grandi margini di crescita per quanto riguarda l’e-commerce, l’internet banking e l’utilizzo di piattaforme (anche social).

 

Questi risultati mettono in luce come sia necessario agire in modo incisivo e sistematico sulle competenze digitali, per poter avere una crescita decisiva: ciò richiede azioni capillari, collettive e contestualizzate

“con un coordinamento centrale, ai vari livelli di governo, centri di supporto territoriali, e iniziative correlate sul territorio, a rete, come i punti di facilitazione digitale (già presenti in diverso modo in Emilia Romagna, con i punti Pane e Internet, in Toscana, con i PAAS, in Veneto con i p3@Veneti, e presto a Roma, con i punti Roma Facile) o i presìdi permanenti rivolti anche ai piccoli imprenditori.”

 

Fonte: AgendaDigitale